Le onde d’urto (detta anche Extracorporal Shock Wave Therapy, EWST), sono onde acustiche, ovvero impulsi sonori, che trasportano alta energia, caratterizzati da una particolare forma d’onda (rapido picco di pressione positiva seguito da una rapida fase di pressione negativa), in grado di produrre una stimolazione meccanica diretta.
I tessuti viventi, quando vengono attraversati dall’onda d’urto (mediante livelli di energia adeguati per sede di trattamento ed effetto terapeutico desiderato), subiscono una sorta di benefico “micro idromassaggio”, in grado di promuovere una serie di reazioni biochimiche e cellulari che vanno dai processi di neoangiogenesi, alla riduzione di citochine pro-infiammatorie, responsabili in ultima analisi, dell’effetto terapeutico, nonché di un’attività di neoelastogenesi e neocollagenesi.
Generate in un mezzo acquoso e convogliate su un punto definito, detto “fuoco” (o bersaglio), esse trasmettono una quantità di energia dosabile, in grado di sortire precisi effetti terapeutici.
Gli effetti biologici che le onde d’urto hanno sui tessuti nello specifico sono:
Utilizzate a lungo per i trattamenti fisiatrici le Onde d’Urto, si stanno sempre più diffondendo nella medicina estetica, soprattutto per il trattamento degli inestetismi cutanei, sia per scopi rigenerativi (ferite, ustioni, ulcere) che per fini estetici (lipodistrofia, cellulite, linfedema). Tra le loro applicazioni, riveste sicuramente un ruolo di rilievo il trattamento della cellulite, della pannicolopatia edemo-fibrosclerotica e delle adiposità localizzate a carico dell’addome, fianchi e arti. L’onda d’urto, lavora in modo localizzato sulla zona dell’inestetismo e con la sua azione meccanica:
Il trattamento con onde d’urto è totalmente sicuro, tuttavia non può venire applicato in presenza di zone particolarmente sensibili e delicate nel campo focale, come midollo spinale encefalo, tromboflebiti o patologie tumorali, zone che comunque non dovrebbero venire coinvolte nel trattamento della cellulite, in corso di gravidanza o nei portatori di pace-maker e di artroprotesi metalliche. Il trattamento con onde d’urto risulta indolore per la maggior parte degli utenti e solo in alcuni casi potrebbe presentarsi, come effetto secondario, la comparsa di lievi ematomi nella parte trattata.
La sessione di onde d’urto è semplice e non richiede alcuna preparazione speciale. Le onde d’urto vengono applicate mediante un dispositivo che scorre sulla pelle nell’area da trattare, dopo l’applicazione di un gel conduttivo trasparente. La sessione può durare tra i 15 ei 30 minuti, a seconda dell’estensione dell’area trattata. Dopodiché, il paziente può riprendere immediatamente le sue normali attività e non deve sottoporsi ad alcuna cura domestica. A seconda del tipo di cellulite e della sua gravità, possono essere necessarie tra 6 e 10 sedute, che vengono applicate bisettimanalmente
Sono efficaci per ogni tipologia di cellulite, ma è stato scoperto che producono risultati migliori in alcuni tipi, principalmente nella cellulite fibrosa e in alcuni casi di cellulite edematosa. Quella fibrosa è una tipologia di cellulite dura che non può essere sollecitata altrimenti può diventare dolorosa. Essa si manifesta sotto forma di fossette e di solito si trova su glutei e cosce. La cellulite edematosa è viscosa al tatto e ha l’aspetto di una pelle trapuntata, che di solito è legata alla ritenzione di liquidi. Per determinare se le onde d’urto sono il trattamento più appropriato per ciascun caso, è essenziale prima ottenere una corretta diagnosi del tipo di cellulite, come pure su altri problemi estetici associati come i cedimenti o l’accumulo di grasso localizzato. Oltre alla diagnosi precisa, sarebbe opportuno elaborare anche un protocollo personalizzato per ogni paziente, che di solito combina diverse tecniche compatibili le cui sinergie ottimizzano i risultati. Pertanto, nella cellulite fibrosa può essere estremamente efficace combinare le onde d’urto con le infiltrazioni di mesoterapia e/o carbossiterapia, che rinforzano rispettivamente l’effetto lipolitico e migliorano la microcircolazione sanguigna.